di Aldo Carpineti
Girare per Limone suscita stupori. Tanti sono i momenti che inducono a soffermarsi ed osservare.
Ad ognuno di questi spazi di queste costruzioni, di questi insiemi corrispondono atteggiamenti dello spirito di chi li ha edificati e di chi li ha vissuti facendone parte della propria abitudine mentale, della propria quotidiana condizione di spirito.
Angoli, scorci, archetti, facciate che non sono soltanto edifici e neanche soltanto le loro funzioni. Sono invece soprattutto qualcosa che dà forma e atteggiamento a chi li abbia come qualità non soltanto esterne, ma che sono diventate interiorità di chi li vive e li ha vissuti.
A queste considerazioni induce osservarli, a cercare di immaginare quali influssi trasformazioni, quali particolarità d'animo abbiano procurati a chi ne è stato partecipe per vicinanze, abitudini, simbiosi, scambi di emotività.
Sono monumenti del vivere e del sentire. Su di essi e sul loro contesto vasto in termini urbanistici ed in termini umani non è lecito intervenire con modalità influenti di tipo prefabbricato, modernità malintesa. Ristrutturazione frettolosamente applicata a proprio uso e consumo. La libertà che ha costruito le tradizioni i sentimenti e le stesse vite non può e non deve essere sostituita dalle fasulle interpretazioni di alcuni che arrogano a se stessi il diritto di essere padroni e conduttori di ciò che profondamente appartiene ad altri nei termini più intimi e veritieri.
Salvaguardiamo il diritto di ognuno di conservare l'originalità del proprio animo. è la prima delle condizioni di civiltà. Il primo dei presupposti del benessere.
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
Mercoledì 11 gennaio 2023
© Riproduzione riservata
481 visualizzazioni